La vera sfida del Pdl
di Franco Mattia
( Vicepresidente del consiglio regionale - Pdl )
«Nell’ambito della costituzione del nuovo partito siamo fortemente impegnati a contribuire alla definizione del progetto.
Nessuno vuole una sommatoria di voti, che non farebbe un progetto politico. Per questo alla vigilia dell’appuntamento congressuale sono ancora più importanti le occasioni per discutere i valori e i principi politici e amministrativi.
La presenza nel Pdl dei Cattolici popolari di Giovanardi è un valore aggiunto e la ricerca della sintesi fra tutte le esperienze e componenti culturali del Pdl - da quelle cattoliche a quelle riformiste-socialiste a quelle liberali e della destra sociale - rappresenta la vera sfida che ci attende in Basilicata come in tutta Italia.
La questione centrale è perciò quella che viene definita “dei valori “.
Credo che non vada perso 1’ impianto dato dal presidente Silvio Berlusconi sul nuovo partito: raccogliere energie, consensi, voti, che abbiano connessione con una leadership forte e con un programma di governo che tenda a includere e non ad escludere, con 1’obiettivo centrale di costruire un partito plurale e inclusivo e non identitario e chiuso, perchè in Europa i grandi partiti sono aperti, sino a raggiungere l’ approdo finale al Ppe (Partito Popolare Europeo).
Dunque, il nuovo partito del Popolo della libertà a cui guardiamo, in particolare con la nostra sensibilità riformista, deve essere laico e cristiano, perché diventi ‘’portatore” di una dimensione della laicità capace di incorporare i fondamentali valori naturali che sono comuni alle grandi culture ideali del nostro Paese; “conservatore” di valori sociali, civili e umani e “modernizzatore” al tempo stesso di quelle politiche che rispondano ai bisogni della società; “liberale e solidale” perché competizione e solidarietà si riuniscono nelle politiche di investimento nel capitale umano; “popolare e riformista” perché possa aspirare a rappresentare il cuore interclassista della società sollecitando le migliori energie al continuo rinnovamento economico e sociale.
E in torno a questa strategia è necessario chiamare a raccolta i cittadini lucani, le energie giovanili che credono in un futuro in regione, perché facciano con noi il percorso del cambiamento.
L’esaltante fase costituente in Basilicata del partito del Popolo della libertà è strettamente intrecciata alla crisi politica del centrosinistra lucano e di conseguenza all’impegno di modernizzazione della regione che necessita, innanzitutto, di una nuova stagione di riformismo istituzionale e di governo locale per dare risposte ai problemi economici, produttivi ed occupazionali della fase di emergenza sociale che si trascina da troppo tempo.
Il centrosinistra dopo l’implosione interna al Pd non è in grado di garantire governabilità e soprattutto soluzione ai gravi problemi economici, produttivi, occupazionali e sociali.
E’ il Pdl a doversene fare carico in sintonia con il governo del Paese.
La sfida che si presenta oggi al Pdl lucano è perciò ancora più impegnativa da noi ma non certamente impossibile, perché all’impegno del governo di superare i ritardi accumulati negli anni precedenti, di destinare risorse adeguate ad affrontare le note carenze infrastrutturali e le prospettive di crescita, deve far seguito, in sintonia con il clima nazionale di cambiamento, l’affermazione di una nuova classe dirigente amministrativa di Province e Comuni, liberandole dall’attuale “cappa assistenzialistica”.
Va, pertanto, colta la nuova opportunità per allargare il dibattito all’ intera società civile lucana chiamandola direttamente a contribuire al Progetto del Popolo della Libertà di governo delle Province di Potenza e di Matera, della Città di Potenza e di tanti Comuni nei quali si voterà a giugno, che è il nostro traguardo a breve termine».
(da il Quotidiano della Basilicata, 15/03/2009)
domenica 15 marzo 2009
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2 commenti:
Questo si che è stato e continua ad essere un vero liberal-socialista.
Potrebbe essere lui il futuro governatore della Basilicata.
Ha tutte le qualità, l'esperienza, di un vero politico.
Onore a Franco Mattia
ancora vecchi tromboni, nessuno deve venire a prendersi i voti dei bernaldesi: tutti uniti dobbiamo votare per un solo candidato bernaldese alla regione (dopo primarie bernaldesi senza i partiti) e se si candidano altri bisogna fare terra bruciata intorno. largo ai giovani
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