pdl bernalda popolo della libertà bernalda matera pdl bernalda metaponto politica bernalda: 01/04/09 - 01/05/09

mercoledì 29 aprile 2009

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2009-2014: AGRICOLTURA


L’agricoltura costituisce uno dei motori principali dell’economia locale. Ricchezza del territorio e tradizione agroalimentare si fondono per offrire una produzione di ottima qualità di ortaggi, agrumi, albicocche, uve e olive. Questo fondamentale comparto della nostra economia soffre e subisce innumerevoli penalizzazioni. Si tratta di penalizzazioni sia esterne che interne che ne bloccano le potenzialità e ostacolano lo sviluppo. Le prime rimandano al mondo della politica e delle scelte gestionali attuate in ambito europeo, nazionale e regionale che non sempre coincidono con le esigenze di crescita delle nostre colture locali e che anzi talvolta le mortificano. Rimandano altresì all’ampio e ormai imprescindibile scenario della “globalizzazione” del mercato agricolo e agroalimentare. Grandi cambiamenti sono in atto con la comparsa di nuovi paesi produttori, la spinta verso la coltura intensiva e l’industrilizzazione dei processi, l’aumento della concorrenza nei prezzi (spesso a discapito della qualità e della sicurezza alimentare, dei produttori primari, delle economie locali e delle scelte di coltivazione fatte da molti produttori). Ulteriori cambiamenti si profilano all’orizzonte con l’introduzione di nuove norme commerciali, di rispetto delle esigenze dei consumatori e dell’ambiente, e l’agricoltura, così come l’economia locale delle zone rurali, se vorrà sopravvivere dovrà riuscire ad adeguarsi. Altre difficoltà esterne derivano dai mutamenti climatici in corso, dal ripetersi di calamità naturali che, impattando su un territorio complesso, fragile e cronicamente carente di interventi strutturali e manutentivi, producono ingenti danni alla qualità e alla quantità dei raccolti. Sul fronte interno le problematiche rimandano invece alla carenza di aggregazione e programmazione del comparto agricolo, all’insufficiente capacità degli operatori del settore di fare sistema e di adottare comuni standard qualitativi che consentirebbero di allungare la filiera distributiva, di accedere alle fase della trasformazione dei prodotti, passaggio cruciale per una efficace strategia di penetrazione dei mercati nazionali e internazionali, e soprattutto di ottenere il riconoscimento di indicazione geografica protetta (IGP) di denominazione d’origine protetta (DOP) o attestazioni di specialità tradizionale garantita (STG).
La risoluzione di queste problematiche trascende le competenze e le possibilità di una amministrazione comunale che non può sostituirsi né ai governi regionale, nazionale ed europeo, né alle scelte delle associazioni di categoria. Riteniamo tuttavia che una buona amministrazione locale possa e debba offrire tutta la sua attenzione, collaborazione e sostegno all’evoluzione dell’attività agricola presente nel territorio, alle finalità di potenziamento della competitività delle nostre zone rurali e di creazione e mantenimento di posti di lavoro.

Obiettivo 1
Sostenere e incentivare l’imprenditoria agricola. Una Amministrazione Comunale può fare ben poca cosa riguardo agli aiuti diretti all’agricoltura ma molto può fare in termini di collaborazione, di aiuti indiretti, di agevolazioni contributive, snellimento degli iter burocratici, efficienza nell’ offerta di servizi agli imprenditori del settore.

Obiettivo 2
Sostenere, incentivare e dare nuovo slancio allo sviluppo rurale e al ripopolamento delle campagne.
Snellimento dell’iter burocratico per il rilascio di permessi a costruire e soprattutto ristrutturare e per il cambio di destinazione d’uso di strutture da agricolo a agrituristico e turismo rurale ricettivo per lo sviluppo del turismo locale ed enogastronomico.
Offrire l’opportunità di integrare il reddito agricolo con la costituzione di un piano di Borghi rurali residenziali che abbiano anche le caratteristiche di villaggi per la ricezione turistica.

mercoledì 22 aprile 2009

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2009-2014: CENTRO STORICO

Il centro storico è per definizione il luogo del passato, della memoria, del patrimonio più autentico di una città e dei suoi abitanti. E’ dall’antico nucleo di Bernalda che si è sviluppata la nostra comunità, si sono diffuse la nostra cultura e le nostre tradizioni. Negli anni, lo sviluppo economico e la progressiva urbanizzazione della zona nuova, hanno favorito un esodo incontrollato dal centro storico, non solo delle famiglie ma anche delle attività artigianali e commerciali esistenti. L’abbandono che ne è conseguito ha fatto si che il centro storico divenisse sempre più marginale e isolato, scivolasse nel disuso e nel degrado e restasse tagliato fuori da qualsiasi opportunità di sviluppo economico, culturale e turistico. Destino questo che è toccato alla gran parte dei centri storici delle città italiane ma che a partire da una certa epoca ha conosciuto pressoché ovunque una marcata inversione di tendenza. Pressoché ovunque ma non a Bernalda. Qui le miopi e improvvisate scelte politico-amministrative degli ultimi 15-20 anni, comprese quelle più recenti relative al piano del traffico, hanno invece radicalizzato l’isolamento del centro storico, estendendolo anche alla parte bassa di Corso Umberto. Tutto il territorio comunale ed entrambi i suoi sistemi, quello costiero e quello dell’entroterra, è stato colpevolmente condotto all’attuale fase terminale di isolamento, stagnazione economica, perifericità sociale e marginalità culturale.
Le conseguenze del mancato sfruttamento di una lunga serie di opportunità si manifestano ed esplodono oggi in tutta la loro gravità. Noi riteniamo che il centro storico rappresenti uno dei punti di forza strategici sui quali far leva per imprimere una svolta decisiva al futuro di Bernalda.
Benché degradato e abbandonato il nostro centro storico non è caduto in totale rovina. Ha saputo conservare nel tempo quel fascino antico che oggi indubbiamente merita di essere restituito a nuova vita e più alta dignità e bellezza.
Lo specifico obiettivo di riqualificazione e valorizzazione del centro storico si colloca nel più ampio contesto della riqualificazione degli spazi urbani e del sostegno all’imprenditorialità e al lavoro previsto dal nostro Programma.

Obiettivo 1:
Recuperare, riqualificare e valorizzare gli spazi urbani e gli immobili del centro storico restituendo qualità della vita all’attuale e alla futura popolazione residente, ricucendo lo strappo che lo ha emarginato dal resto della città e dotandolo di infrastrutture, strutture e servizi moderni capaci di rigenerarne il tessuto socio-economico e culturale.

Obiettivo 2:
Recuperare e riqualificare gli spazi urbani del centro storico per porre le condizioni della rigenerazione del suo tessuto socio-economico e culturale e per offrire opportunità di crescita per molti gruppi sociali all’interno della comunità locale. Fine ultimo degli interventi è quello di rilanciare l’immagine di Bernalda come città-territorio capace di proporre una ricca, diversificata e integrata offerta turistica: balneare con Metaponto, culturale con il proprio riqualificato e valorizzato patrimonio archeologico, storico e artistico, ambientale e agro-alimentare con il turismo rurale.

lunedì 20 aprile 2009

PRIMARIE SPACCA PD - CHIRUZZI, IL VECCHIO CHE AVANZA ... SUL GIOVANE




Vince le primarie Leonardo Chiruzzi e strapazza la concorrenza nel PD e i suoi alleati.


I risultati :

Chiruzzi 950 voti
Paradiso 800 "
Gallitelli 540 "
Montesano 375 "
Viggiano 345 "
Giannini 92 "

martedì 14 aprile 2009

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2009-2014: AMBIENTE

Ricchezza, salute e benessere di un territorio e dei suoi abitanti non dipendono soltanto dalle condizioni economiche, sociali e culturali ma anche dalle caratteristiche proprie dell’habitat naturale che li accoglie: dall’ambiente. Sensibilità e consapevolezza circa la fondamentale importanza dell’ambiente nel determinare la qualità della vita sono andate aumentando nel tempo, fino ad imporsi come coscienza collettiva a livello planetario e produrre accordi su scala mondiale che come il Protocollo di Kioto del 2005 impegnano i paesi industrializzati nella definizione e attuazione di uno Sviluppo Sostenibile. Innumerevoli e ambiziosi sono gli obiettivi da perseguire: riduzione dell’effetto serra, lotta all’avanzata della desertificazione, abbattimento dell’emissione di elementi inquinanti,
riduzione del consumo delle risorse naturali, sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e pultite…etc. Recentemente il Consiglio Europeo ha adottato il cosiddetto protocollo 20/20/20 che impegna tutti i paesi dell’unione e quindi l’Italia a raggiungere entro il 2020 i seguenti traguardi: riduzione del 20% dell’emissione di gas clima-alteranti, aumento del 20% dell’efficienza Energetica e raggiungimento della soglia del 20% della produzione da fonti energetiche rinnovabili (FER).
Riteniamo pertanto indispensabile che la prossima Amministrazione Comunale di Bernalda e Metaponto debba seriamente impegnarsi in scelte concrete e in iniziative rivolte ai cittadini e alle imprese al fine di rendere tutti protagonisti consapevoli di un cambiamento davvero sostenibile e del miglioramento della qualità della vita.
Fino ad oggi, purtroppo e spesso nel migliore dei casi, l’attenzione verso il territorio è stata vista come riparazione di danni ormai avvenuti ma non sempre è possibile intervenire e ripristinare. Talvolta i danni sono irreparabili o ormai divenuti di dimensioni tali da paralizzare qualsiasi tentativo di intervento.
L’unica menzione del Comune di Bernalda che troviamo nelle innumerevoli liste di merito stilate da associazioni, agenzie ed enti che si occupano della salvaguardia dell’ambiente è quella presente nel rapporto “Comuni Ricicloni 2006” stilato da Legambiente-Basilicata relativa agli “Acquisti verdi” per aver attivato procedure di acquisto di beni e servizi a ridotto impatto ambientale. Per tutto il resto la situazione è drammatica. La raccolta differenziata nel 2007 è al 5,7 % (contro il 35 % previsto dal Decreto Ronchi- Il PD di Bernalda parla di 17% raggiunto al 31/12/2007 !!!) e l’Amministrazione in carica negli ultimi cinque anni non si è neppure quasi mai degnata di rispondere ai vari questionari inviati per il rilevamento dati dalle Associazioni in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, la Protezione Civile. Il nostro è un territorio bellissimo, complesso che deve essere difeso dalle minacce dell’erosione costiera, dal rischio idrogeologico, dagli incendi. E molto se non addirittura tutto è ancora da fare! Per questo motivo riteniamo indispensabile dotare l’Amministrazione Comunale di un PIANO ENERGETICO-AMBIENTALE che consenta di uscire dall’immobilismo indifferente e dall’improvvisazione fine a se stessa e di progettare e realizzare opere capaci di incidere significativamente sulla qualità della vita e dell’ambiente nel nostro territorio

Obiettivo 1
Promuovere il risparmio energetico e sviluppare le fonti energetiche rinnovabili, abbattere gli sprechi energetici e l’inquinamento nelle sue differenti forme.

Obiettivo 2
L’11 Dicembre 2008 la gara di appalto per la costruzione su finanziamento della Regione Basilicata di 5 ecocentri per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nei Comuni di Bernalda, Montalbano, Montescaglioso, Pisticci, Policoro e Scanzano Jonico è stata aggiudicata.
Il ritardo della Regione Basilicata e del Comune di Bernalda nella gestione dei rifiuti e del loro riciclaggio è abissale ma si spera che l’inizio dell’attività di raccolta di queste 5 piattaforme ecologiche possa inaugurare una nuova fase che veda il nostro Comune scalare rapidamente quelle classifiche nazionali di merito dalle quali fino ad oggi è stato tristemente escluso. Molta strada è ancora da fare per rendere efficiente il servizio di gestione dei rifiuti, raggiungere l’obiettivo minimo del 35 % di raccolta differenziata, contribuire ad abbattere l’emissione in atmosfera di CO2 e proteggere l’ambiente .
Obiettivo 3
Il rischio che si verifichino frane e alluvioni nel nostro territorio è drammaticamente elevato come dimostrano anche i recenti eventi calamitosi. Così come estremamente preoccupante è l’avanzato fenomeno dell’erosione costiera. Tali fragilità sono senz’altro dovute alla complessità delle caratteristiche geomorfologiche del nostro territorio ma derivano anche dalle drastiche modificazioni dell’equilibrio naturale introdotte dalle opere artificiali, dalla scarsa manutenzione dei corsi d’acqua e dei canali, dalla pressoché assente pianificazione circa la gestione dei bacini idrici. Per le residue e pur tuttavia non trascurabili competenze dell’Amministrazione Comunale è indispensabile occuparsi del rischio idrogeologico. Questo significa concentrarsi sul rispetto dell’ambiente, salvaguardare la vita, i beni e l’attività dei cittadini, ovvero realizzare una corretta gestione del territorio anche attraverso precise scelte di pianificazione urbanistica. Non si deve inoltre dimenticare che il Sindaco è la 1° autorità di Protezione Civile. Il monitoraggio di Legambiente e Protezione Civile Nazionale sull’attività svolta nel 2008 dalle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico rivela che su 131 comuni lucani ben 123 sono a rischio frana e/o alluvione, mentre dei 31 comuni della provincia di Matera lo sono tutti. Il Comune di Bernalda ha finora ritenuto che non fosse di suo interesse rispondere al questionario.

Obiettivo 4
Fondamentale per una buona amministrazione è procedere ad un opera di riqualificazione del verde urbano. Proteggere l’ambiente significa promuovere iniziative di sensibilizzazione e salvaguardia ma anche affrontare e gestire il rischio incendi. Il monitoraggio 2008 condotto nell’ambito della campagna nazionale di informazione e prevenzione dal rischio incendi boschivi “Non scherzate col fuoco” di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile ha indagato sulle azioni fatte Comuni italiani in applicazione della Legge 353/2000 e nella mitigazione del rischio incendi boschivi. Il comune di Bernalda ha risposto in questo caso al questionario e si è ritrovata con i suoi 13 incendi e 139 ettari di suolo andati in fumo pressoché in fondo alla classifica, con voto 4 e nota di merito “scarso”.

sabato 11 aprile 2009

AUGURI DI BUONA PASQUA DA TUTTO LO STAFF DEL PDL



.....E CHE OGNUNO DI NOI ABBRACCI E SOSTENGA LA SUA CROCE QUOTIDIANA..........

venerdì 10 aprile 2009

ADORAZIONE DEI SEPOLCRI A BERNALDA

CHIESA MADRE
CHIESA DEL CONVENTO
CHIESA DEI SANTI MEDICI



giovedì 9 aprile 2009

IL GOVERNO DEI FATTI

Terremoto/È la prima volta che gli sfollati applaudono il primo governo dei fatti
Ci fu un tempo in cui nessun primo ministro, nessun membro del governo avrebbe osato mai aggirarsi tra gli sfollati di un sisma, neanche 36 ore dopo l’evento, perché sarebbe stato frenato dalla matematica certezza di ricevere un’accoglienza ruvida, spigolosa, per non dire negativa. Rimase famosa la risposta dei fiorentini, sommersi nel fango lasciato dall’Arno dopo l’alluvione del ’66, che accolsero un Presidente in visita con il suo seguito al grido di: “Piglia la pala e aiutaci”. Oggi, grazie agli sforzi del governo Berlusconi fino dal 2001, la macchina della Protezione Civile funziona. È un sistema rapido ed efficiente portato ad esempio in tutta Europa. Non era facile ricostruire da zero un sistema di Protezione Civile nel quale gli Italiani ormai non avevano più fiducia. Le polemiche sui soccorsi che partirono con enorme ritardo dopo il sisma dell’Irpinia del 1980, le urla dei feriti rimasti intrappolati per giorni sotto le macerie, l’ira del Presidente Pertini che accusò il governo in diretta televisiva: furono tutti episodi che fecero gravare il marchio dell’inefficienza e dell’incapacità sulla nostra Protezione Civile. E fu proprio Berlusconi a rimettere in funzione questa rete di soccorso così importante in un Paese che presenta rischi sismici sul 45% del suo territorio, è solcato da fiumi quasi sempre a carattere torrentizio, quindi con improvvise e incontenibili piene, un Paese attraversato da montagne e colline friabili e franose perché non hanno più il manto protettivo delle foreste. Uno sguardo dall’elicottero, poche ore dopo il sisma dell’Abruzzo, lunedì scorso, dava l’idea dei progressi compiuti grazie soprattutto al nostro Governo: tutti i punti critici raggiunti da un numero consistente di soccorritori, colonne bene organizzate e in movimento continuo ma ordinato sul territorio, nessun accenno di confusione o di ritardo. Ecco perché Berlusconi è stato accolto dagli applausi degli sfollati nelle tendopoli, ecco perché gli abruzzesi hanno gridato: “Presidente, torna da noi tutti i giorni”. E per la prima volta si è registrata l’approvazione di tutti i commentatori dei quotidiani e di tutti i telegiornali. Via le polemiche, basta con i distinguo. Recandosi di persona sui luoghi del disastro fin dal primo momento e tornandoci poi ogni giorno, il Presidente del Consiglio ha fatto sentire che lo Stato c’è. E lo Stato agisce per il bene dei cittadini nei momenti di maggiore difficoltà. Lo Stato è vicino ai cittadini. È uno Stato amico e mai lontano, uno Stato che scavalca tutti gli ostacoli della quotidiana burocrazia. Quello che vince nell’opinione pubblica è il metodo concreto delle riunioni operative, dei tavoli di discussione, sempre con spirito costruttivo, tra tecnici ed esponenti locali di ogni colore politico, il sistema del dibattito continuo e della ricerca del dettaglio che tanti governi delle chiacchiere finora avevano evitato, affidandosi ai più comodi ma inutili e lunghi discorsi al Paese.

mercoledì 8 aprile 2009

PUBBLICHIAMO LOCANDINA DEI GIOVANI ORIZZONTI

L'IMPEGNO DI BERLUSCONI CONFERMA CHE LO STATO C'E'




E' cambiato tutto in questo Paese con il Governo Berlusconi? Molto di sicuro è mutato perché per la prima volta in occasione di una calamità naturale anche l'opposizione si è schierata con l'esecutivo lodando l'azione della Protezione civile. Bastava leggere i quotidiani stamattina per capire quanto unanime sia il grado di approvazione e quindi di fiducia verso Berlusconi. Oppure vedere le maratone televisive della sera. Il Governo, questo Governo, ha fatto capire a tutti che lo Stato c'è proprio quando il cittadino ne ha più bisogno. Come a Napoli, come nelle piazze e nelle strade delle città quando si è deciso di ricorrere al nostro Esercito per garantire la sicurezza e liberare più forze dell'ordine nella lotta contro le forze del male. Sono soltanto due esempi concreti ma c' è anche la parola d'ordine del Presidente del consiglio non appena si è palesata la crisi finanziaria: non una banca chiuderà gli sportelli nessun cittadino perderà un solo euro! È questa la maniera concreta con cui il Governo affronta ogni crisi ma sempre con l'impegno personale di un Berlusconi che si muove vertiginosamente da un Paese all'altro, da una città sconvolta dal terremoto a un Consiglio urgente dei ministri. Non c'è da stupirsi se l'indice di fiducia dei cittadini arriva a sfiorare l'80 percento in un momento di crisi mondiale.

lunedì 6 aprile 2009

LA NOSTRA SOLIDARIETA' A FRANCESCA

É in buone condizioni la studentessa Francesca Grieco, di Bernalda, rimasta lesa durante il crollo di una palazzina in Viale XX Settembre a L’Aquila in seguito alla violenta scossa di terremoto registrata alle ore 03:32 di questa mattina. Nel tentativo di mettersi in salvo, Francesca ha cercato riparo sotto una scrivania rimanendo bloccata per circa quattro ore in attesa dei soccorsi. I vigili del fuoco hanno immediatamente organizzato il trasferimento della ragazza verso il primo ospedale disponibile.

A lei i nostri migliori auguri di pronta guarigione.

SOLIDARIETA' ALLA NOSTRA GEMELLATA L'AQUILA E A TUTTO L'ABRUZZO

GEMELLATI IN ONORE DEL SANTO PATRONO, SAN BERNARDINO
"I soldi per la ricostruzione gia’ ci sono. Ho convocato un Consiglio dei ministri ad hoc". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa alla scuola della Guardia di finanza dell’Aquila parlando del sisma che la scorsa notte ha devastato gran parte del territorio del capoluogo di regione.

Con Berlusconi c’erano i ministri Roberto Maroni e Altero Matteoli, il capo della protezione civile Bertolaso, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e la presidente della Provincia Stefania Pezzopane. Berlusconi ha spiegato che si sta operando tra le macerie con mezzi non meccanici, facendo ricorso anche a telecamere a infrarossi per accertare la presenza di superstiti. "Ne abbiamo salvati gia’ molti", ha spiegato il presidente, "ma c’e’ ancora molto da lavorare. "Ho fatto un giro con l’elicottero sulla zona colpita dal terremoto ed effettivamente si vedono molte macerie ma di edifici vecchi o molto vecchi. Anche qui dove ci troviamo ora sono caduti dei calcinacci ma se le strutture sono ben fatte il terremoto ha potuto provocare solo lesioni non particolarmente importanti".

Berlusconi ha spiegato che l’epicentro del sisma ha avuto una profondita’ tra i 10-15 chilometri, tenendo a precisare che "c’e’ stata una concertazione immediata tra tutte le istituzioni e gli enti interessati. La parola d’ordine e’ garantire i soccorsi, salvare chi e’ sotto le macerie, non c’e’ nessuno che sara’ lasciato solo". Berlusconi ha poi annunciato che stanno arrivando all’Aquila diverse migliaia di persone con colonne mobili costituite praticamente da tutti i Corpi. "Abbiamo un numero di soccorritori assolutamente adeguato" e ha aggiunto di "aver ricevuto la solidarieta’ dei presidenti degli Usa e della Russia".

Il nostro presidente ha poi rivolto un invito ai cittadini a non entrare nelle case lesionate ma di recarsi, nei punti di raccolta istituiti presso la caserma Rossi, lo stadio Fattori, piazza d’Armi, e i campi sportivi di Centi Colella e Acquasanta, cose ribadite subito dopo da Bertolaso, il quale ha ricordato che Palazzo Chigi ha deciso immediatamente lo stato di emergenza. Berlusconi infine ha tenuto a precisare che "il terremoto e’ un evento che purtroppo non possiamo prevedere, non c’e’ nessuno che possa dire che ci saranno o meno altre scosse. Questo ce lo hanno ulteriormente confermato tutti i maggiori esperti della rete sismica italiana interpellati. Ora e’ tempo di reagire".

Nel suo intervento Bertolaso ha ricordato come proprio all’Aquila si sia riunita nei giorni scorsi la Commissione grandi rischi. "C’erano tutti esperti di chiara fama che hanno stabilito che dopo la scossa di fine marzo del quarto grado della Scala Richter non era assolutamente prevedibile ipotizzare o meno altre scosse. L’unica cosa che si poteva fare era quella di organizzare il sistema, e noi lo abbiamo fatto. La nostra missione fondamentale e’ di quella di intervenire tra le macerie con la massima delicatezza".
6/4/2009

sabato 4 aprile 2009

IL DITO E LA LUNA


"Quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito.". Questo proverbio cinese è la sintesi migliore di quanto successo negli ultimi giorni.

Abbiamo vissuto due grandi eventi, dei quali Silvio Berlusconi è stato protagonista: il congresso fondativo del Popolo della Libertà e il G20 di Londra,

Il nostro congresso è stato un evento storico: la nascita ufficiale di un partito che sarà protagonista della vita italiana per i prossimi decenni, una semplificazione della vita politica gradita dagli elettori, come confermano tutti i sondaggi di questa settimana, che danno il nostro movimento in crescita di quasi due punti percentuali (oltre il 45%) e il presidente del consiglio al 66,4% del gradimento.

La riunione del G20 a Londra ha sancito l’accettazione della linea italiana sulla necessità di nuove regole per governare l’economia e la finanza globale e ha confermato che il G8 della Maddalena sarà il luogo in cui queste regole saranno approvate. Sarà un nuovo codice globale che riguarderà la finanza, l’economia e le istituzioni finanziarie mondiali e garantirà nuovi standard internazionali sulla trasparenza e integrità dei mercati, per evitare nuove crisi come questa che stiamo vivendo e tutelare le imprese e i risparmi delle famiglie.

Questi due eventi sono la luna. Invece il dito dei mass media non trova di meglio che inventarsi delle false "gaffes" del premier, nel tentativo costante di sminuire la sua immagine e l’importanza dei risultati raggiunti. Siamo alle solite. Tuttavia, come hanno dimostrato gli ultimi quindici anni, gli italiani non sono sciocchi e sanno distinguere molte bene tra il dito e la luna.

PROVIAMO ANCHE A BERNALDA A DISTINGUERE TRA IL DITO E LA LUNA.
FAREMO UNA GRANDE OPERA DI INVERSIONE CULTURALE E CIVILE.

mercoledì 1 aprile 2009

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2009-2014: DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA E TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

Alla base del nostro Programma vi è l’attenzione verso il cittadino e verso la famiglia e il territorio come luoghi nei quali egli cresce, si forma, sviluppa e manifesta le proprie esigenze e problematicità.
Affinché una Pubblica Amministrazione sappia riconoscere e rispondere efficacemente alle esigenze della comunità che rappresenta è necessario in primo luogo che essa sappia dialogare.
Siamo infatti convinti che, in uno scenario di grave crisi come quello che sta attraversando il nostro Paese e in particolare la nostra Regione e il nostro Comune, fiducia, credibilità e un nuovo stile di comunicazione, libero da qualsiasi tentazione propagandistica,camminino necessariamente insieme.
Occorre quindi innovare, far si che anche la nostra P.A. adotti un nuovo modo di porsi, differente rispetto a quello comunemente in uso che Giorgio Fiorentini (esperto in comunicazione e docente all’Università Bocconi) non esita a definire “tra catacombale e celebrativo”.
Serve un nuovo stile di comunicazione interna (comunicazione organizzativa) e esterna (comunicazione sociale) e di informazione improntato alla “pubblica utilità”, ovvero al servizio dei cittadini, delle imprese e delle associazioni che nel territorio convivono, interagiscono e svolgono compiti di interesse generale.
Il superamento degli ostacoli, la diffusione della partecipazione democratica dei cittadini alla vita sociale, la nascita di nuovi atteggiamenti e comportamenti, nonché l’irrinunciabile garanzia di trasparenza amministrativa, non possono prescindere dalla capacità della P.A. di adottare una comunicazione aperta, strutturata e sinergica, capace di porsi come basilare punto di raccordo e snodo delle esigenze, delle istanze e delle iniziative presenti nel territorio.
Riteniamo dunque che la comunicazione possa davvero rappresentare la leva strategica fondamentale per il raggiungimento di tutti i traguardi individuati e descritti nel nostro programma. E’ per questo che al 1° posto poniamo la nostra volontà di dotare Bernalda e Metaponto di un vero e proprio e moderno PIANO DI COMUNICAZIONE 2009-2014
rispondente nei suoi contenuti e obiettivi alla recente disciplina delle attività di informazione e di comunicazione della P.A. (Legge 150 del 07/06/2000 e seg.) e alla Direttiva sulla Comunicazione Pubblica.
Il PIANO DI COMUNICAZIONE 2009-2014 prevede l’istituzione di un Assessorato alla Comunicazione, con l’attribuzione di uno specifico parametro sulle spese di bilancio, e la progettazione di un sistema organico capace di realizzare nuove iniziative e adottare piani strategici e progetti di partecipazione dei cittadini e delle imprese.

Le linee guida del Piano di Comunicazione 2009-2014 prevedono di valorizzare il Municipio come struttura pubblica che eroga servizi e di potenziare gli strumenti per la comunicazione interna ed esterna attraverso la riorganizzazione delle procedure e la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Le azioni previste si rivolgono a 5 settori o macro-aree:
1) I cittadini
2) Gli operatori esterni (Imprese, Associazioni di categoria delle attività produttive, Associazioni Culturali, Associazioni di cittadini, Scuole, Enti di formazione, operatori pubblici e privati).
3) Istituzioni (Dipartimenti ed Enti pubblici, Regione, Provincia, altri Comuni)
4) Media (Agenzie di stampa, Quotidiani nazionali e locali, periodici, radio e TV nazionali, regionali e locali, media on-line)
5) Operatori interni (Dipendenti, personale addetto alle relazioni con il pubblico, consiglieri, assessori, sindaco)

Obiettivo 1 :Rafforzare l’immagine univoca del Municipio per trasmettere ai cittadini, agli operatori esterni, alle Istituzioni e ai media una immagine integrata, compatta, funzionale e facilmente riconoscibile.

Obiettivo 2:Organizzare e coordinare le fonti di informazione esistenti sul territorio per garantire una migliore informazione e comunicazione dell’attività del Municipio sia all’esterno che al suo interno.

Obiettivo 3:Investire in comunicazione a sostegno della promozione del territorio, della promozione culturale, della difesa dell’ambiente, del paesaggio, della creatività, dello spettacolo e della multimedialità per valorizzare eventi e servizi, per rafforzare il rapporto e le sinergie tra promozione del territorio, innovazione tecnologica e realtà economica, per generare interesse verso il nostro patrimonio culturale, architettonico, artistico e archeologico

Obiettivo 4: Contenimento dei costi