pdl bernalda popolo della libertà bernalda matera pdl bernalda metaponto politica bernalda: I SINDACI SENZA VERGOGNA

giovedì 8 gennaio 2009

I SINDACI SENZA VERGOGNA

Ci eravamo lasciati, prima delle feste, con un Walter Veltroni che, bersagliato da una lunga catena di “incidenti” giudiziari, declamava orgogliosamente il diritto del Pd a non ricevere lezioni di morale da nessuno, tanto meno dal centrodestra. Ci ritroviamo, dopo le feste, con un sindaco di Pescara che si dà malato per evitare il commissariamento del Comune e con quello di Napoli che si auto-intercetta e registra di nascosto colloqui politici. Due episodi ai limiti del surreale, a mezza strada tra Totò e Alberto Sordi, che possono anche far sorridere, ma che sostanzialmente hanno una cifra comune: quella dell’inganno e del malcostume politico.
Se nel caso di Napoli si tratta di vicenda tutto sommato interna al Pd, l’episodio di Pescara è invece molto più grave sotto il profilo istituzionale, perché a interessi personali e di partito è stata piegata con un sotterfugio una legge dello Stato. Così Luciano D’Alfonso, ritirando le dimissioni e nel contempo presentando un certificato medico, ha evitato lo scioglimento del consiglio comunale: temporaneamente, si spera, visto che l’opposizione si prepara a presentare le dimissioni in blocco, rendendo inutile lo stravagante stratagemma.
Quel che più colpisce, nella vicenda pescarese, sono le tiepide reazioni nel mondo dei media e all’interno del Pd. Il sindaco che si dà per malato (e continua peraltro a percepire lo stipendio) viene accreditato dal ministro ombra della giustizia del suo partito come persona “con grande senso istituzionale”, mentre altri parlano di “colpo di genio”. I grandi “media” nazionali trattano la questione con condiscendenza, quando non con velata simpatia per questa “furbata”. Pensavamo finora che i falsi certificati medici attenessero soltanto al mondo del lavoro, soprattutto quello dello Stato. Contro i dipendenti “fannulloni” la magistratura si muove coerentemente con avvisi di reato per truffa. Per un sindaco che marca visita, non c’è né magistratura né ministro Brunetta che tenga. Perché non esiste il reato di vergogna.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"E' un imbroglio vergognoso". Il capogruppo del Popolo della Libertà al Senato, Maurizio Gasparri, interpellato da Affaritaliani.it, attacca il sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso. "Ha fatto un certificato medico di comodo per far sì che il suo impedimento faccia passare l'incarico al vicesindaco e non a un commissario prefettizio. L'obiettivo è impedire la nomina di un commissario esterno e mantenere così il controllo politico del Comune. E' un inganno al popolo. Mi sto recando in Abruzzo, dove tuonerò proprio contro questo inganno vergognoso. Brutti, commissario del Pd dell'Abruzzo, incalzato da me in televisione ha detto 'Beh, io mi sarei dimesso al posto di D'Alfonso'. Ho costretto anche Brutti a dire che D'Alfonso su qualcosa sbaglia".

Anonimo ha detto...

Volevo ricordare che anche il nostro paese non si fa mancare nulla.
Grazie al cielo la nostra gente è ancora in grado di eleggere un CLOWN al Consiglio Comunale che è stato anche premiato con l'assegnazione dell'Assessorato alle ...
Alle ?
Bò ...
Assessorato alle POLITICHE COMICHE e CABARETTISTICHE ?
Ma non è l'unico. Siamo talmente allegorici noi bernaldesi che al comune abbiamo fatto salire l'intero CIRCO.
Chi ha rappresentato in questi anni la controfigura di MOIRA ORFEI ?

Anonimo ha detto...

Scoppia il caso del sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso che, dopo la scarcerazione, ha ritirato le dimissioni ma si è fatto da parte per motivi di salute. Come stanno in realtà le cose? "Se le dimissioni sono venute a conoscienza del Consiglio comunale, da quel momento sono efficaci e non possono più essere revocate, perché hanno già prodotto degli effetti", Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale. Non solo. "C'è anche un secondo punto: deve essere verificato che sia veramente malato, altrimenti si tratta di una truffa. E in questo caso oltre ai guai penali che ha già ne aggiungerebbe degli altri".

Anonimo ha detto...

E' un imbroglio vergognoso". Il capogruppo del Popolo della Libertà al Senato, Maurizio Gasparri, attacca il sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso. "Ha fatto un certificato medico di comodo per far sì che il suo impedimento faccia passare l'incarico al vicesindaco e non a un commissario prefettizio. L'obiettivo è impedire la nomina di un commissario esterno e mantenere così il controllo politico del Comune. E' un inganno al popolo. Mi sto recando in Abruzzo, dove tuonerò proprio contro questo inganno vergognoso. Brutti, commissario del Pd dell'Abruzzo, incalzato da me in televisione ha detto 'Beh, io mi sarei dimesso al posto di D'Alfonso'. Ho costretto anche Brutti a dire che D'Alfonso su qualcosa sbaglia".

Anonimo ha detto...

Ce bella faccia da...culo...di chi sarà?