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venerdì 13 novembre 2009

IL FALLIMENTO DI RENNA E DELLA SUA GIUNTA SINISTRA

IL "FU" PORTO DI METAPONTO
IL PORTO DEGLI ARGONAUTI



-requiem in ricordo del Lido Metaponto
-il Distretto Sanitario con sede ad Irsina
-la donazione della famiglia Margherita

Metaponto “la spiaggia degli Dei” “ la città giardino dello Jonio” “la spiaggia di Pitagora dal largo arenile di sabbia dorata”, è diventata, un avamposto del turismo africano.
Topi e rifiuti sono un problema, la solitudine, il silenzio, la disorganizzazione e l’abbandono sono i segnali prevalenti di una politica scellerata che ha costretto i pochi villeggianti che hanno avuto la disavventura di soggiornare a Metaponto, a vivere di notte, visioni oniriche e di giorno, miseria e sporcizia.
Metaponto è in coma irreversibile !
Prenderne atto non è disfattismo, è senso della realtà.
La programmazione messa in atto dalle Amministrazioni Comunali del passato è stata capoticamente ignorata, il territorio svenduto:
- il porto canale, importante infrastruttura per il turismo, voluto con forza dall’ Amministrazione centrista dell’epoca (1985-90), già inserita negli strumenti urbanistici regionali grazie alla spinta della stessa A.C., è stata, per volontà e negligenza della Giunta di sinistra Petrocelli-Chiruzzi, “svenduta” al Comune di Pisticci, infatti, l’ex Sindaco Petrocelli, disertò la Conferenza di Pianificazione per lo spostamento del porto canale da Bernalda a Pisticci, agevolando il trasferimento del porto nel villaggio degli Argonauti nel territorio pisticcese !).
Alcuni giorni orsono, mentre il Sindaco di Pisticci inaugurava il porto canale a San Basilio, il Commissario Prefettizio di Bernalda inaugurava a Metaponto il “villaggio-accampamento” costruito sulla strada archeologica, per ospitare gli extracomunitari.
- La mareggiata dell’inverno scorso ha completato l’opera, ma, il buontempone del “fu” Sindaco Renna, è corso immediatamente ai ripari (?):….. prendiamo il pietrisco di cava misto a terra, sporco e non lavato e portiamolo nel mare di Metaponto Lido.
Questa squallida, misera e disastrosa pensata è stata contrabbandata dalla Giunta sinistra come “ripascimento dell’arenile”, senza peraltro pensare ad una protezione valida e definitiva con frangiflutti di pietra così come hanno fatto in tantissime località balneari.
La scelta operativa di Renna, forse è bastata a “tappare la bocca” agli imprenditori turistici ma non ai bagnanti che uscivano dalle “sabbie mobili “sporchi di fango, riconoscendo al Lido di Metaponto “la bandiera nera” per il grave disastro ambientale provocato!
- Un’altra brutta pagella è toccata al “fu” Sindaco Renna ed alla sua Giunta per:
a) la funzionalità degli impianti di depurazione;
b) per lo smaltimento dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata;
c) per le mancate iniziative volte a migliorare la vivibilità nel periodo estivo;
d) per la mancata valorizzazione delle aree naturalistiche di Santa Pelagina e del Lago Salinella;
e) per il mancato impegno nella cura dell’arredo urbano a Bernalda e Metaponto;
f) per la impossibilità di accesso al mare su alcuni tratti del lungomare;
g) per la sporcizia dell’arenile;
h) per l’abbandono delle attrezzature a servizio del turismo, fatte realizzare,con contributi dello Stato, dall’Amministrazione centrista, programmate per allungare la stagione estiva e per promuovere iniziative collaterali al turismo (campo sportivo, centro di servizi turistici, strade di collegamento dei poli turistici di Bradano e Basento, etc.).

Una delle più belle trovate, perpetrata a danno dei bernaldesi-metapontini dal “fu” Sindaco Renna e dalla sua Giunta sinistra, è stata LA SCIAGURATA SCELTA DEL DISTRETTO SANITARIO.
I cittadini di Bernalda-Metaponto, per la inopinata decisione di Renna, in caso di necessità burocratica presso il Distretto Sanitario (ex ASL) saranno costretti a recarsi nientedimeno che a Irsina ! (circa 150 km di strada tra l’andata e il ritorno)
L’ultima chicca del Franceschiello bernaldese, riguarda la donazione che la benemerita famiglia Margherita ha elargito a favore di tutta la popolazione bernaldese, in cambio, secondo gli accordi, di una semplice targa ricordo dell’importante iniziativa culturale e, noi aggiungiamo, anche di una manifestazione cittadina a titolo di ringraziamento per il gesto che aveva il solo scopo di favorire l’arte e le lettere a Bernalda.
Francesco,invece, preso da mille altre faccende, non è stato neppure attento e diligente a custodire il lascito consistente nella donazione dell’intera biblioteca della famiglia Margherita composta da oltre 500 antichi volumi , manoscritti e spartiti musicali.
Dopo la roboante pubblicità dell’evento l’ex sindaco Renna ha fatto marcia indietro ( forse costretto da qualcuno dei suoi amici?), l’iniziativa è stata dimenticata senza neppure procedere alla catalogazione dei beni ricevuti in donazione. Il materiale donato è stato abbandonato alla mercè degli sciacalli e, pare, che alcuni volumi, unici per il loro genere, siano stati trafugati.
Ma, ahinoi, la mecenate non ha dimenticato le promesse di Francesco ed il giorno dei defunti nel cimitero, il nostro ex sindaco, buontempone del passato, è stato redarguito di brutto, alla presenza di molti cittadini che hanno assistito, stupiti e allibiti al trattamento a lui riservato dalla donataria della biblioteca.
Questo è il risultato della politica “francescana” degli ultimi cinque anni di amministrazione di sinistra : la totale inadeguatezza di Francesco Renna e della sua Giunta, consumati all’insegna del nepotismo e alle attenzioni per la famiglia (sua).

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