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lunedì 23 novembre 2009

CONVEGNO DI TORREMARE A METAPONTO

Il 5 agosto scorso viene approvato Il Nuovo Piano Turistico Regionale, con notevoli difficoltà e defezione . Alcuni, dai banchi della maggioranza, hanno avuto il coraggio di esprimere un voto contrario, altri, invece, per spirito di appartenenza , hanno accettato di votare il Piano anche se con tutta la criticità ascoltata nei loro interventi.
Un'analisi ed una riflessione meritavano di essere messe nella premessa di questo Piano Turistico Regionale, ovvero il fallimento del Piano precedente, approvato da questa stessa maggioranza di centro sinistra. Ricordo quel dibattito in cui si presentavano, con grande enfasi, le aree prodotto (BASILICATA CHE BELLO)come la grande novità per impostare e reimpostare il turismo in Basilicata. Anche quel Piano, però, aveva delle lacune, tanto è vero che è stato portato avanti per un certo numero di anni per poi finire nel cassetto, passando ad una nuova strategia totalmente diversa, a commento del fallimento della politica messa in campo dal centro sinistra.
I dati evidenziati nel Piano Turistico Regionale approvato il 5 agosto sono, seppure datati, espressione di quanto è successo in Basilicata e quindi testimonianza del fallimento.
In realtà, le politiche del turismo, nel loro complesso, non hanno fatto sì che il turismo divenisse una gamba dello sviluppo della Basilicata e non credo ci siano fatti confortanti per indurci a pensarla diversamente.
Se provassimo a mettere in relazione gli investimenti effettuati sotto la macrovoce turismo in questi anni, dall'ultimo piano ad oggi, con gli obiettivi realizzati , le ricadute ottenute ed il PIL regionale, un'analisi attenta evidenzierebbe il più grande spreco di denaro pubblico in assoluto, qui in regione. La relazione tra investimenti ed obiettivi è fortemente negativa e, questo, è un dato che deve farci riflettere!

La Basilicata, regione di entroterra, una regione che ha una difficoltà rilevante, ovvero l'accessibilità
Le porte di accesso alla Basilicata quali sono?

Il mare ne è una, ma solo se gode di porti di attracco, e non mi sembra che in Basilicata ce ne siano tali da recuperare flussi turistici, sia delle grandi navi Veloci che delle navi da crociera.
Gli aeroporti, ne sarebbero un'altra. A tale scopo, un dibattito molto forte e stringente tenuto sull'opportunità di realizzare in Basilicata l'aeroporto a Pisticci in contrada Incoronata, gestito da un privato, finanziato con soldi già messi da parte, accantonati dal CIPE, per poter realizzare una pista capace di poter intercettare flussi turistici attraverso voli charter. Quella porta di accesso sarebbe stata utile alla Basilicata anche per accedere ai mercati di smistamento del prodotto per l'economia del Metapontino, quella agricola. Inspiegabilmente, ad un sì iniziale, seguì un no deciso. La Regione preferì percorrere la strada dell'allungamento della pista Mattei, inaugurata non so quante volte ed ancora oggi incapace di poter intercettare flussi turistici.
La proposta di utilizzare, sul versante materano, l'aeroporto internazionale di Bari mi sembra non abbia avuto seguito con azioni tali da far diventare quella struttura nazionale una infrastruttura a servizio del contesto lucano.
Per non parlare della viabilità! Delle direttrici Nord –Sud e le bretelle di attraversamento.
Un'altra cosa mancante a questo Piano sono proprio gli obiettivi. Non le cose che si devono o non si devono fare, che pure in qualche maniera si sono dette ricorrendo ai Pacchetti Integrati di Offerta Turistica (PIOT) o ad altre modalità di spesa messe in atto in passato, ma le ricadute, gli obiettivi a cui il Piano mira ed in quanti anni.
Si deve fare un programma stabile nel tempo per far sì che si muovano investimenti privati, che si investa. Chi investe in un settore lo fa, non per starci 2 o 3 anni, questo è chiaro, deve, quindi, avere la possibilità di guardare avanti in un futuro lungo, sapendo che l'obiettivo che lo attende è ancora più vasto. La direzione di marcia di lungo periodo è la premessa per attrarre investitori sul nostro territorio.
il Piano un buon manuale dove, dalle aree prodotto della precedente pianificazione, si è passati ai prodotti d'area,(BASILICATA BELLA SCOPERTA) cambiando strategia, come se nulla fosse avvenuto nel passato, come se quegli investimenti non fossero serviti.
Riflettere sul fallimento del passato, dove le situazioni erano le stesse, sarebbe stato utile nella nuova pianificazione.
Da Lunedi 23 , si potranno presentare le domande per le iniziative finanziata dai Piani Intergrati Offerta Turistica!
Ma pensate che i PIOT possano essere davvero la panacea per risolvere il male che sta alla base della programmazione? Lo credete davvero? Non credete che attraverso i PIOT si metteranno in moto esattamente gli stessi meccanismi rivisti nei Programmi Integrati Territoriali (PIT)? Tolto il PIT realizzato attraverso l'evento Grancia, che ha avuto il coraggio di investire in quella direzione, gli altri PIT si sono mossi nella direzione opposta

80 Ml di euro divisi in 7 macroaree:
Matera - Metapontino - Melfi - Maratea - Val D’Agri - Pollino - Appennino Lucano

Qual'è l'obiettivo da raggiungere? Quanti posti di lavoro intende creare questo Piano? In quanto tempo? Quant' è la risorsa investita e qual'è la ricaduta economica che intende realizzare?

15 milioni di euro, dalle royalty dell'acqua, per la creazione spettacolare, l'avvenimento del secolo: LO SBARCO DEI GRECI SULLA DIGA DEL SINNI.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il PD è solo un brutto ricordo

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcosa di concreto!
Vedo con molto piacere l'unità del PDL nei covegni pubblici , in tutte le loro espressioni Regionali e Provinciali e anche il presidente di Nuova Italia in prima fila.
Continuate cosi la prossima uscita pubblica vorrei anche vedere il consigliere del pdl alla provincia tra i banchi dei relatori.

Maria Rosaria Carbone ha detto...

Vi chiedo cortesemente di voler pubblicare solo alcune precisazioni in merito a quanto dichiarato dal commentatore Anonimo e all'articolo del Quotidiano di oggi:
1)Il presidente del Circolo Nuova Italia è il consigliere provinciale Franco Carbone che non ha partecipato al convegno di Torremare. Il Sig.Vinicio Chiore non ricopre l'incarico di Presidente del Circolo Nuova Italia già da Luglio 2009.
2)Il coordinatore provinciale vicario del PDL Avv.Nuccio Labriola non ha preso parte al convegno di Torremare così come erroneamente riportato dall'articolo apparso sul Quotidiano.

Stimatore di Vinicio ha detto...

Fin'ora so ke Vinicio è ancora Presidente di Circolo Nuova Italia, egli non ha ancora dato le sue dimissioni. Su quale basi questa donna dice il contrario??? Non si dimenticasse Carbone ke se sta li, è grazie a Vinicio, o se le dimenticato?? (molto probabile)