pdl bernalda popolo della libertà bernalda matera pdl bernalda metaponto politica bernalda: IMBANDITE LE TAVOLE PALATINE

venerdì 24 luglio 2009

IMBANDITE LE TAVOLE PALATINE

Finalmente risolto l’inquietante enigma delle Tavole Palatine. Che farne, come valorizzarle, come interpretarne il significato antico in chiave moderna? Ebbene, l’arcano è stato infine risolto da uno zelante commerciante di Policoro, nonché vicepresidente Cesp (Centro Servizi per la piccola e media impresa - Agenzia speciale della Camera di Commercio di Matera), Gino Lavieri, che si è precipitato a parlarne con il suo super-capo, il presidente della Cciaa di Matera, Angelo Tortorelli.

In men che non si dica la notizia che l’enigma della sfinge palatina era stato risolto ha fatto il giro degli ambienti ufficiali della provincia e della regione e tutti nell’apprendere la soluzione sono rimasti sbigottiti e si sono battuti la fronte con il palmo della mano, come per dire: “Accidenti! E’ vero! Perché non ci ho pensato anch’io?”. Ma ormai era tardi e non restava che inchinarsi all’ingegno del redivivo Edipo in quel di Policoro e precipitarsi a manifestare la propria entusiastica volontà di partecipare alla realizzazione dello straordinario progetto di rilancio culturale, artistico e turistico del martoriato territorio lucano. In appena qualche giorno di convinto e caparbio lavoro di concertazione i partners istituzionali si sono messi d’accordo e ieri in conferenza stampa è stata data notizia della firma di un protocollo d’intesa che rende operativa già dal prossimo 1 Agosto la manifestazione pensata per le Tavole Palatine.

Il tutto a dimostrazione, e a futura memoria, del fatto che quando c’è la volontà e una buona idea…poi le sinergie e i soldi si trovano. L’imprimatur al progetto presentato dalla Cciaa di Matera è stato dato dal neo Presidente della Provincia Franco Stella, da Alfredo Giacomazzi Direttore regionale dei beni culturali e paesaggistici, da Antonio De Siena nominato proprio ieri Soprintendente regionale ai Beni Archeologici, da Gianpiero Perri commissario straordinario dell’Apt di Basilicata, da Salvatore Martelli Presidente del Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino, e da Maria Rita Iaculli commissario prefettizio del comune di Bernalda. Indubbiamente un comitato promotore di tutto rispetto! Ma qual è insomma la geniale soluzione di Laviero che in pochi giorni è riuscita a convogliare su di se un così unanime consenso e sostegno? Abbiamo tirato per le lunghe, un po’per creare suspence, un po’ per concedere la possibilità di tornare a riflettere un ultima volta sull’indovinello della Sfinge palatina e per far si che ognuno, appena appresa la soluzione, si batta una mano sulla fronte nell’ormai tardivo tentativo di rimettere in moto gli ingranaggi della propria mente. La soluzione dell’enigma sta nascosta nel nome, ovvero nel miglior nascondiglio possibile che è sempre quello più in bella vista, ed è: LA TOVAGLIA! Una bella tovaglia a quadretti bianchi e rossi, fresca di bucato, stesa sulla Tavola e imbandita di cibi genuini e tradizionali che stuzzicano la volta Palatina e fanno venire l’acquolina in bocca. Saranno forse delusi i puristi, gli intellettuali, i grecisti, gli amanti della cultura con la “C” maiuscola, dell’arte con l’ “A” cubitale, i radical chic, ma si devono rassegnare e anche un po’ vergognare per tutte le fumisterie vuote e pretenziose con le quali confondono il mondo.

Che la soluzione giusta per le Tavole Palatine sia quella della fiera gastronomica e della sagra della pasta di Matera è un’evidenza, confermata dalla straordinaria sintonia di intenti che immediatamente si è instaurata tra tutti i vertici istituzionali. Una sorta di folgorazione, una saettante verità che si rivela, s’ impone, spinge subito ad agire ed attira proseliti da ogni dove. Da un giorno all’altro le Tavole Palatine, abbandonate per anni, mai valorizzate, quasi scavalcate dalla statale Jonica 106, sono assurte al ruolo di “vero simbolo turistico della Basilicata”, parola di De Siena che di scoperte se ne intende. Noi bernaldesi dovremmo solo essere grati e orgogliosi che ci venga finalmente riconosciuto il grande valore dei nostri beni e attribuito il prestigioso ruolo di portavoce nel mondo della bellezza e ricchezza della nostra regione. Ma, conoscendo i bernaldesi, c’è da scommettere che si troverà anche questa volta chi arriccia il naso, chi anziché vedere la luce del lampo sente odore di bruciato, chi guarda il dito e non vede la luna, chi sospetta nella velocità di realizzazione del progetto i chiari sintomi dell’improvvisazione, chi sarà disposto a dichiararsi contrario all’iniziativa e pronto ad indignarsi all’idea di vedere intere famigliole fameliche e chiassose aggirarsi, bicchiere di vino in una mano, panino al formaggio e salsiccia o piatto di lenticchie nell’altra, tra le maestose colonne del tempio di Hera.

Questa spocchiosa superbia bernaldese ha già pronta la sua degna e meritata punizione. Il ruolo ritagliato per il Comune di Bernalda nell’organizzazione e gestione dell’evento consisterà infatti nell’occuparsi della pulizia e della manutenzione del sito, qualcosa come due o tre posti di lavoro (ma forse nemmeno, perché si ricorrerà ai dipendenti del Comune), senza avere nessun’altra voce in capitolo. “Servi a casa nostra!” tuonerà scandalizzato e offeso qualcuno. “Traditi dopo aver speso milioni del nostro dissestato bilancio per riqualificarlo e attrezzarlo, in cambio della promessa di decine e decine di posti di lavoro!” recriminerà qualcun altro. “Svenduti e raggirati ancora una volta per un piatto di lenticchie!” denuncerà qualcun altro ancora. Ebbene si, …ma non per un volgare piatto di lenticchie bensì per una fumante scodella di capriata… e che capriata! Una capriata doc, igt, xyz, senza ogm, e soprattutto “non biodegradabile”, come assicura, certamente per un refuso di stampa, Salvatore Martelli all’inviato de “La Nuova”. Insomma una leccornia degna degli dei dell’Olimpo. Per quest’anno la manifestazione durerà soltanto 2 mesi ma l’impegno di tutti i promotori è quello di farne la sede permanente di scoppiettanti iniziative non-stop. Noi ci crediamo. Ci vogliamo credere, e speriamo con tutte le nostre forze che l’iniziativa abbia il successo che merita e che funzioni da volano per lo sviluppo di Metaponto, dell’entroterra bernaldese e di tutto il Metapontino. Per questo motivo ogni sera andremo alle Tavole Palatine. Ci siederemo attorno alle tovaglie a quadretti bianco-rossi, divoreremo tutto quello che di delizioso ci sarà da trangugiare e diffonderemo attraverso il passa-parola l’invito a non perdersi una simile occasione. Siamo del resto certi che ogni sera il presidente Stella, il direttore Giacomazzi, il soprintendente De Siena, il commissario Perri, il presidente Martelli, la commissaria Iaculli, nonché il presidente Tortorelli e l’Edipo redivivo Gino Lavieri, saranno presenti ai tavoli e partecipi alle mangiate, impegnati in prima persona e ognuno per la loro competenza a combattere la grande sfida di far ripartire dalle “Tavolate del Palato” di Metaponto il rilancio culturale, turistico ed economico di una intera regione.

Vogliamo quindi concludere con un accorato appello ai bernaldesi e metapontini: partecipate numerosi e affamati! In particolare vogliamo rivolgerci a quei due o tre fortunati bernaldesi che saranno chiamati a prestare la loro opera nella riuscita del progetto e ricordare loro che il destino del nostro territorio e di una intera regione è anche nelle loro mani. Ci aspettiamo dunque molto da loro, per non doverci rimproverare mai nulla. Avanti dunque con la ramazza e…che l’appetito sia con tutti noi!

2 commenti:

Il grido di Pitagora ha detto...

De Siena, Martelli, Stella tutti burattini mossi dallo stra-potere catto-comunista che ci attanaglia.
Ma quando finirà questa farsa ?

HELP TO METAPONTO NOW !!!

ex Pdl verso Il PD ha detto...

rassegnamoci cari amici alle regionali anche con i voti dell'udc nei sondaggi restiamo sempre al 31 - 35% dei voti. Anche se candidano Viceconte la sconfitta è il nostro destino. speriamo alle comunali