pdl bernalda popolo della libertà bernalda matera pdl bernalda metaponto politica bernalda: ANCHE BERLUSCONI E' UN UOMO DELLE ISTITUZIONI

giovedì 15 ottobre 2009

ANCHE BERLUSCONI E' UN UOMO DELLE ISTITUZIONI


Tutti i giornali di oggi hanno dato grande risalto alle parole del presidente della Repubblica, che per rispondere alle accuse di essere un uomo di parte ha replicato: sono 13 anni che faccio parte delle istituzioni.
Niente da dire, in merito. Però se è uomo delle istituzioni Napolitano, se tali vanno considerati i componenti della Corte Costituzionale, se nei confronti di tutti va assicurato il massimo rispetto, allora questo deve valere anche per il presidente del Consiglio. Perché piaccia o meno, il premier è il titolare del potere esecutivo, è colui che – forte di un mandato della maggioranza degli elettori – ha il diritto-dovere di governare il Paese in nome e nell’interesse di tutti gli italiani, che rappresenta in Europa e nel mondo. Anche il presidente del Consiglio è uomo delle istituzioni, anche lui ha diritto al massimo rispetto, alla correttezza, sia nei confronti della persona, sia nei confronti del ruolo che rappresenta.
Invece, a sinistra tutti si riempiono la bocca di parole quali “senso dello Stato”, “rispetto delle istituzioni”, “buon nome dell’Italia”, per poi praticare – nei soli confronti di Berlusconi – una politica dell’odio, dell’intolleranza, dell’insulto. Ormai è passato il concetto che nei confronti del presidente del Consiglio tutto è permesso. All’indirizzo di Berlusconi si può dire e scrivere qualsiasi cosa, lo si può offendere, vilipendere, infangare anche con menzogne gravi. Perché per la sinistra e i giornali che la sostengono, una cosa sono gli uomini di Stato, un’altra è Berlusconi, cosa ancora più grave perché questa affermazione contiene al suo stesso interno lo sgarbo istituzionale. E quando l’attacco sconfina nelle menzogne e nei veleni e l’interessato cerca di difendersi con l’unica arma a sua disposizione (quella della legge), non solo viene accusato di voler mettere il bavaglio alla stampa, ma si sostiene che egli, in quanto uomo di Stato, non può rivolgersi alla magistratura, perché tale intervento rappresenta un’intimidazione. A quanti brandiscono la Costituzione ad ogni pie’ sospinto per contrapporsi al premier va ricordato che esiste l’articolo 24, che stabilisce: “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”. Tutti, anche il presidente del Consiglio.

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