Siglato un nuovo patto fra il presidente della Camera e il premier, al termine del tanto atteso pranzo (durato ben due ore e mezza). La Russa: "Fini sarà più coinvolto nelle decisioni del partito". I due fondatori del Popolo della Libertà bocciano la linea di Casini: "Sbagliata la politica dei due forni"
Giovedí 14.01.2010 16:30
ROMA - Ci sarà "un maggior coinvolgimento, compatibilmente con il suo ruolo, per il presidente della Camera Gianfranco Fini nella struttura rappresentativa del partito". Lo afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa, al termine del pranzo tra il premier Silvio Berlusconi ed il presidente della Camera Gianfranco Fini, spiegando alcune questioni poste nel corso della colazione di lavoro. Questo si tradurrà, ha aggiunto il coordinatore del Pdl, anche in più "incontri tra i due co-fondatori del Pdl" ma soprattutto "un impegno per una maggiore concertazione". "Questa concertazione - aggiunge ancora il ministro della Difesa al termine del pranzo di lavoro tra Berlusconi e Fini a cui ha preso parte insieme con il vice capogruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino - non riguarda solo gli aspetti della vita di partito, su cui c'é sempre stata condivisione, ma anche le iniziative del governo e dell'attività parlamentare".
"Sia Berlusconi che Fini si sono trovati d'accordo nel contestare la politica del doppio forno dell'Udc, inaccettabile per entrambi". Lo ha detto il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa al termine del colloquio tra Berlusconi e Fini a Montecitorio. "Non si è approfondito - aggiunge - quali conseguenze questo debba avere: se deve conseguirne una totale distanza, o se si possa dare una valutazione non drastica rispetto alle alleanze, cosa che pensa Fini. Berlusconi non si è invece espresso".
REGIONALI/ MATTEOLI: SI' AD ACCORDI CON UDC SU PROGRAMMI PDL - "Non possiamo dettare la linea all'Udc. Pur non condividendo la sua politica dei due forni, ritengo sia possibile fare accordi con chi sottoscrive i programmi e i candidati del Pdl alle Regionali". Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. "I candidati del Pdl e i loro programmi - ha aggiunto il ministro - sono aperti a chi li condivide, sarebbe quindi politicamente incomprensibile non accettare l'accordo con l'Udc che peraltro fa già parte di innumerevoli giunte regionali e locali di Centrodestra".
giovedì 14 gennaio 2010
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