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lunedì 6 aprile 2009

SOLIDARIETA' ALLA NOSTRA GEMELLATA L'AQUILA E A TUTTO L'ABRUZZO

GEMELLATI IN ONORE DEL SANTO PATRONO, SAN BERNARDINO
"I soldi per la ricostruzione gia’ ci sono. Ho convocato un Consiglio dei ministri ad hoc". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa alla scuola della Guardia di finanza dell’Aquila parlando del sisma che la scorsa notte ha devastato gran parte del territorio del capoluogo di regione.

Con Berlusconi c’erano i ministri Roberto Maroni e Altero Matteoli, il capo della protezione civile Bertolaso, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e la presidente della Provincia Stefania Pezzopane. Berlusconi ha spiegato che si sta operando tra le macerie con mezzi non meccanici, facendo ricorso anche a telecamere a infrarossi per accertare la presenza di superstiti. "Ne abbiamo salvati gia’ molti", ha spiegato il presidente, "ma c’e’ ancora molto da lavorare. "Ho fatto un giro con l’elicottero sulla zona colpita dal terremoto ed effettivamente si vedono molte macerie ma di edifici vecchi o molto vecchi. Anche qui dove ci troviamo ora sono caduti dei calcinacci ma se le strutture sono ben fatte il terremoto ha potuto provocare solo lesioni non particolarmente importanti".

Berlusconi ha spiegato che l’epicentro del sisma ha avuto una profondita’ tra i 10-15 chilometri, tenendo a precisare che "c’e’ stata una concertazione immediata tra tutte le istituzioni e gli enti interessati. La parola d’ordine e’ garantire i soccorsi, salvare chi e’ sotto le macerie, non c’e’ nessuno che sara’ lasciato solo". Berlusconi ha poi annunciato che stanno arrivando all’Aquila diverse migliaia di persone con colonne mobili costituite praticamente da tutti i Corpi. "Abbiamo un numero di soccorritori assolutamente adeguato" e ha aggiunto di "aver ricevuto la solidarieta’ dei presidenti degli Usa e della Russia".

Il nostro presidente ha poi rivolto un invito ai cittadini a non entrare nelle case lesionate ma di recarsi, nei punti di raccolta istituiti presso la caserma Rossi, lo stadio Fattori, piazza d’Armi, e i campi sportivi di Centi Colella e Acquasanta, cose ribadite subito dopo da Bertolaso, il quale ha ricordato che Palazzo Chigi ha deciso immediatamente lo stato di emergenza. Berlusconi infine ha tenuto a precisare che "il terremoto e’ un evento che purtroppo non possiamo prevedere, non c’e’ nessuno che possa dire che ci saranno o meno altre scosse. Questo ce lo hanno ulteriormente confermato tutti i maggiori esperti della rete sismica italiana interpellati. Ora e’ tempo di reagire".

Nel suo intervento Bertolaso ha ricordato come proprio all’Aquila si sia riunita nei giorni scorsi la Commissione grandi rischi. "C’erano tutti esperti di chiara fama che hanno stabilito che dopo la scossa di fine marzo del quarto grado della Scala Richter non era assolutamente prevedibile ipotizzare o meno altre scosse. L’unica cosa che si poteva fare era quella di organizzare il sistema, e noi lo abbiamo fatto. La nostra missione fondamentale e’ di quella di intervenire tra le macerie con la massima delicatezza".
6/4/2009

1 commento:

Unknown ha detto...

Vorrei intervenire, anche se in un momento in cui alle eventuali polemiche, bisogna lasciare spazio al "fare" piuttosto che al "dire", a proposito del ricercatore Giuliani che avrebbe previsto la sciagura. Vi invito alla riflessione, qualche anno fa anche un certo Galileo venne deriso e condannato per le sue stravaganti idee prive di ogni fondamento. Anche Berlusconi è stato, per così dire, deriso per le sue idee, ma poi ha avuto ragione, perchè non dare credito a Giuliani e approfondire le sue idee affiancandogli giovani ricercatori invece dei soliti "soloni" che vediamo in tv e che mangiano a spese di tutti noi per dire sempre la stessa cosa: i terremoti non possono essere previsti. E se ci fosse un altra strada?