Un 2010 fantasmagorico, da reclame per la Basilicata; un anno virtuoso, produttivo ed eccezionale, almeno a sentire le affermazioni del Presidente De Filippo nella sua conferenza stampa. Dovremmo credergli sulla parola, poiché nessuno se ne è accorto salvo qualche “vincitore” di concorso. Di certo, non lo credono le migliaia di lucani che sono emigrati o le migliaia di giovani disoccupati rimasti nella loro terra, o le tante famiglie che hanno sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese.
Banalmente per giustificare il dissesto esistente, si limita al solito ritornello: nemico è il Governo nazionale, distruttiva è la Legge sul federalismo.
Lui stesso, ma anche la gente lucana, si deve chiedere quante cose sono state fatte in questi anni in cui lo stesso De Filippo è uno dei protagonisti principali della politica lucana? Quanto è andata avanti la Basilicata?
A queste domande deve rispondere il Presidente.
Invece lui, si limita ancora a mistificare, annunciando con soddisfazione che circa 600 giovani iniziano un percorso nuovo con il “Reddito Ponte”, ovvio trascurando che altri 6000 ne sono rimasti fuori. Mistificando che la spesa maggiore andrà ad alimentare il business delle società di formazione, con il denaro pubblico che si perderà nei mille rivoli del tutoraggio e della formazione. O peggio, continua a tenere bloccati i concorsi, per poter procedere quotidianamente a stringere rapporti di collaborazione lavorativa solo con giovani amici e parenti del sistema.
E’ inutile continuare a raccontare la favoletta che in Europa siamo considerati tra i migliori in quanto sappiamo spendere tutto, senza poi guardare alla qualità della spesa e ai reali effetti prodotti sul territorio.
Sarebbe stato il caso, in merito, che avesse spiegato perché la stessa Ue commina oltre 83 milioni di euro di multa all’Arbea in quanto non ha saputo gestire bene proprio i fondi europei.
E’ banale dire che dobbiamo ricontrattare le ricadute derivanti dall’estrazione del petrolio quando sino ad oggi non siamo stati in grado di controllare quando petrolio si estrae ed i suoi effetti.
E’ stucchevole auto elogiarsi che la Basilicata è riuscita ad avere conferma di affidabilità finanziaria, quando il sistema di imprese lucano è in crisi e soprattutto in sofferenza con il mondo bancario.
E’ tempo perso dare al Nord colpe per avere degli amministratori che usano il denaro pubblico in maniera da creare sviluppo mentre noi non siamo stati capaci.
Egregio Presidente De Filippo se vogliamo davvero bene alla nostra terra, smettiamo di chiacchierare e mettiamoci una buona volta a lavorare seriamente. Iniziando a colloquiare seriamente col Governo nazionale per utilizzare proficuamente le risorse provenienti dal Piano per il Sud, potrebbe essere l’ultima occasione per la Lucania. Lei forse andrà via ma i Lucani resteranno qui, ed hanno diritto ad una Basilicata migliore e sviluppata. Quindi è il tempo di smetterla di raccontare favolette in conferenza stampa, però siccome siamo in periodo di Epifania, per Lei e la Sua amministrazione solo “cenere e carbone”, purtroppo a danno dei cittadini Lucani.
giovedì 6 gennaio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento