pdl bernalda popolo della libertà bernalda matera pdl bernalda metaponto politica bernalda: DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO - interrogazione dei consiglieri Regionali del PDL

lunedì 18 ottobre 2010

DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO - interrogazione dei consiglieri Regionali del PDL

Questa mattina abbiamo protocollato un’interrogazione all’attenzione del Presidente De Filippo con la quale chiediamo l’immediata apertura della sede Ardsu nella città di Matera, una situazione che si trascina da 8 mesi, che trova la causa, solo e soltanto nel totale disinteresse di questa maggioranza verso il vero e concreto diritto allo studio.Dal 17 febbraio di questo anno, a Matera, gli uffici dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio sono chiusi per mancanza di personale. Premettiamo che presso tale azienda, il personale è solo ed esclusivamente dipendente della Regione Basilicata, che è trasferito a Matera per poter far usufruire anche agli iscritti del polo materano dell’Università di Basilicata dei servizi, informazioni e pratiche burocratiche per un adeguato diritto allo studio. Invece, assistiamo all’ennesimo paradosso lucano che un Ente con circa 900 dipendenti e una pletora imprecisata di precari, co.co.co, super consulenti ed esperti vari, da 8 mesi non sostituisce i due dipendenti in forza all’Ardsu di Matera e sancisce, di fatto, la chiusura degli uffici e dei servizi. Di fatto, sancisce anche la classificazione tra universitari di serie A, iscritti al polo potentino e di serie B iscritti al polo materano.Ma la farsa continua, l’Ardsu – quindi indirettamente la Regione- continua a pagare 16000 euro annui di fitto, nella speranza che prima o poi, qualcuno a Viale Verrastro si ricordi che a Matera esista un polo universitario e anche degli studenti iscritti.Sarebbe auspicabile che l’assessore Rosa Mastrosimone, tra un work experience e qualche bando “spreca danaro pubblico” a favore di “pseudo master post laurea”, si ricordi anche degli universitari di Matera, categoria che è presente e numerosa anche nella sua città. Agli studenti lucani, consigliamo di diffidare di questa classe politica capace soltanto di lanciare slogan sulle competenze, le eccellenze lucane, l’alta formazione, mentre in concreto poi impedisce la possibilità di avere un reale diritto allo studio. Eppure, in queste settimane abbiamo assistito tutti ai proclami di difesa dell’istruzione pubblica da parte di questi “paladini della cultura”, che semmai scendono in piazza a protestare contro qualunque tentativo di riforma che tenda a dare standard qualitativi migliori, poi nelle segrete stanze affossano e limitano, con il disinteresse e miopia, il diritto allo studio a tutti gli iscritti. Diffidate dell’ipocrisia politica di chi afferma di volere un’università aperta a tutti, poi nelle loro azioni impediscono ai molti un normale percorso accademico.Potenza 18/10/2010Gianni Rosa, Paolo Castelluccio, Mario Venezia

Nessun commento: