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domenica 13 novembre 2011

CONSIDERAZIONI DEL SENATORE COSIMO LATRONICO

Carissimo/a Luigi Francesco,
In queste ore ho ricevuto numerose telefonate e messaggi da amici che sono rimasti amareggiati dal trattamento ricevuto dal presidente Berlusconi che ha deciso responsabilmente di lasciare la guida del governo pur disponendo una maggioranza parlamentare al senato e di un gruppo parlamentare al limite della maggioranza alla camera dei deputati.
La richiesta di una coesione nazionale e di una tregua di fronte alla crisi finanziaria che sta investendo l'Europa ed i paesi con un alto debito pubblico come l'Italia, e' stata tradita e smentita dalle manifestazioni di giubilo e di odio ispirate dai partiti di opposizione.
Al netto del presidente Casini non un esponente di opposizione si e' dissociato dallo spettacolo inquadrabile di ieri sera andato in scena tra i palazzi del potere, proprio mentre il capo del governo eletto dagli italiani si produceva in un atto di responsabilità' che doveva aprire un clima nuovo tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione chiamate a fare uno sforzo comune per salvare gli interessi supremi del paese.
Non e' un bel presupposto per corrispondere con lealtà' allo sforzo che sta compiendo il capo dello stato Napolitano per recuperare una concordia nazionale che mai come ora si impone per difendere l'Italia dagli speculatori e dai nemici dell'europa come terra di civiltà e di sviluppo dei popoli.
Speriamo ancora che in queste ore il senso di responsabilità' dimostrato dal presidente Berlusconi, dal segretario Alfano e dalla classe dirigente del Pdl che ancora una volta hanno dimostrato di anteporre con i fatti gli interessi del paese all'odio personale ed alla faziosità' ,possano contagiare le forze parlamentari più' responsabili per portare avanti quel programma di riforme e di crescita che erano all'origine del mandato elettorale delle forze che hanno vinto le elezioni nel 2008 e che hanno scandito questa legislatura fino all'ultima legge di stabilita concordata con le autorità' europee e votata da una importante maggioranza sia al senato che alla camera.
Roma, 13 Novembre 2011

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