Il Cons. Regionale On.Mario Venezia su polemiche alluvione
Non si facciano sterili ed inutili polemiche a discapito dei poveri alluvionati.
La non condivisione mia e del mio gruppo di posizioni e decisioni “imposte” dalla maggioranza a tutto il consiglio regionale non deve rappresentare l’occasione per distrarre l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica dall’emergenza nubifragio che, solo dieci giorni fa, ha devastato la nostra regione apparsa vulnerabile ed impreparata nell’affrontare fenomeni pluviali, senza dubbio abbondanti, ma non particolarmente eccezionali. Le sterili, inutili e grottesche polemiche di questi giorni, francamente sproporzionate, credo e non trovo altra spiegazione, siano state artatamente imbastite per evitare di individuare le cause e le responsabilità del disastro ambientale.Mi preme rammentare che nel passato, anche recente, la natura aveva già “avvisato” la nostra regione evidenziando, periodicamente, la precarietà e la fragilità del territorio, del patrimonio paesaggistico e di tutto il sistema infrastrutturale. Purtroppo per noi lucani, la classe politica che governa, ormai ininterrottamente da oltre quindici anni, non ha saputo o voluto recepire tali messaggi.Infatti, l’evento catastrofico, non certamente ed esclusivamente attribuibile a Giove Pluvio, è stato potenziato, come affermato da tanti, in maniera devastante dalla cattiva gestione delle dighe, dalla mancata manutenzione degli argini dei fiumi e da una totale assenza di una seria politica ambientale e di tutela del territorio; interventi che dovevano essere dettati dal governo regionale ed eseguiti dai tanti Enti che, in realtà, sono esclusivamente centri clientelari e fonti di sperpero del danaro pubblico.Orbene, pur condividendo la necessità di chiedere l’intervento del governo Berlusconi che ha già dimostrato ampia dimostrazione della sua disponibilità, non riesco a capire i motivi che inducono il Presidente De Filippo a sorvolare sulle cause della catastrofe e sulle responsabilità che sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Chi guida, da tempo, l’intero bacino idrico regionale? Quali le competenze tecniche e gestionali di chi ha la responsabilità di un patrimonio fonte di ricchezza per la Basilicata ma, al tempo stesso, potenziale strumento di distruzione e devastazione?Queste semplici domande se le pongono tutti i cittadini, tranne De Filippo ed i suoi che, anche in questa occasione, mostrano l’insipienza dolosa della politica lucana.E’ desolante assistere alla distruzione di intere aziende agricole e zootecniche faticosamente realizzate dopo decenni di intenso e duro lavoro ed annientate, in pochi minuti, dalla rottura di argini di fiumi mai manutenuti.E’ scandalosa l’assenza, la latitanza dell’assessore Mazzocco che non si è neanche degnata di recarsi a visitare le aziende devastate se non altro per portare quel minimo di conforto umano a chi ha perso tutto.E’ sconvolgente lo spettacolo dell’intero parco archeologico di Metaponto nuovamente, dopo tre anni, annegato nell’acqua e sommerso dal fango. E’ mai possibile che chi di competenza non si sia attivato per tutelare e proteggere le vaste aree intrise di storia che gli antichi sono riusciti a trasmetterci fino ad oggi nonostante l’ azione del tempo e gli eventi climatici che si sono susseguiti nel corso dei secoli?E che dire degli insediamenti turistici seriamente danneggiati dalla furia delle acque? Per quanti anni resteranno isolati dal resto d’Italia? E dei Sassi di Matera? E dei tanti comuni abbandonati a se stessi e dimenticati? E dell’isolamento della nostra regione?In tutto questo disastro, gli uomini della sinistra lucana, piuttosto che concentrare le proprie energie nel tentare di dare risposte immediate alle vittime della loro politica, si destreggiano in inutili panegirici, censure di regime, assurdità lessicali, reminiscenze scolastiche inappropriate, giudizi offensivi e generici, astratte argomentazioni filosofiche e sociologiche, preoccupanti e freudiani recuperi di figure mitologiche; tutto questo accanimento dimostra la vera natura della sinistra lucana poco incline al confronto democratico e avvezza alla manipolazione dei cervelli e delle coscienze dei cittadini.Noi del PDL, consapevoli di essere alternativi, continueremo a contestare e contrastare questa politica autoreferenziale, ottusa, arrogante e totalmente incapace di dare sviluppo e prospettive favorevoli a tutti i lucani; per questo motivo facciamo appello alle forze responsabili della regione per dar vita ad un nuovo corso politico, limpido, concreto, risolutivo, meritocratico e soprattutto democratico per salvare la nostra Basilicata.
Il Consigliere Regionale del PDL
On. Dott. Mario Venezia
Non si facciano sterili ed inutili polemiche a discapito dei poveri alluvionati.
La non condivisione mia e del mio gruppo di posizioni e decisioni “imposte” dalla maggioranza a tutto il consiglio regionale non deve rappresentare l’occasione per distrarre l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica dall’emergenza nubifragio che, solo dieci giorni fa, ha devastato la nostra regione apparsa vulnerabile ed impreparata nell’affrontare fenomeni pluviali, senza dubbio abbondanti, ma non particolarmente eccezionali. Le sterili, inutili e grottesche polemiche di questi giorni, francamente sproporzionate, credo e non trovo altra spiegazione, siano state artatamente imbastite per evitare di individuare le cause e le responsabilità del disastro ambientale.Mi preme rammentare che nel passato, anche recente, la natura aveva già “avvisato” la nostra regione evidenziando, periodicamente, la precarietà e la fragilità del territorio, del patrimonio paesaggistico e di tutto il sistema infrastrutturale. Purtroppo per noi lucani, la classe politica che governa, ormai ininterrottamente da oltre quindici anni, non ha saputo o voluto recepire tali messaggi.Infatti, l’evento catastrofico, non certamente ed esclusivamente attribuibile a Giove Pluvio, è stato potenziato, come affermato da tanti, in maniera devastante dalla cattiva gestione delle dighe, dalla mancata manutenzione degli argini dei fiumi e da una totale assenza di una seria politica ambientale e di tutela del territorio; interventi che dovevano essere dettati dal governo regionale ed eseguiti dai tanti Enti che, in realtà, sono esclusivamente centri clientelari e fonti di sperpero del danaro pubblico.Orbene, pur condividendo la necessità di chiedere l’intervento del governo Berlusconi che ha già dimostrato ampia dimostrazione della sua disponibilità, non riesco a capire i motivi che inducono il Presidente De Filippo a sorvolare sulle cause della catastrofe e sulle responsabilità che sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Chi guida, da tempo, l’intero bacino idrico regionale? Quali le competenze tecniche e gestionali di chi ha la responsabilità di un patrimonio fonte di ricchezza per la Basilicata ma, al tempo stesso, potenziale strumento di distruzione e devastazione?Queste semplici domande se le pongono tutti i cittadini, tranne De Filippo ed i suoi che, anche in questa occasione, mostrano l’insipienza dolosa della politica lucana.E’ desolante assistere alla distruzione di intere aziende agricole e zootecniche faticosamente realizzate dopo decenni di intenso e duro lavoro ed annientate, in pochi minuti, dalla rottura di argini di fiumi mai manutenuti.E’ scandalosa l’assenza, la latitanza dell’assessore Mazzocco che non si è neanche degnata di recarsi a visitare le aziende devastate se non altro per portare quel minimo di conforto umano a chi ha perso tutto.E’ sconvolgente lo spettacolo dell’intero parco archeologico di Metaponto nuovamente, dopo tre anni, annegato nell’acqua e sommerso dal fango. E’ mai possibile che chi di competenza non si sia attivato per tutelare e proteggere le vaste aree intrise di storia che gli antichi sono riusciti a trasmetterci fino ad oggi nonostante l’ azione del tempo e gli eventi climatici che si sono susseguiti nel corso dei secoli?E che dire degli insediamenti turistici seriamente danneggiati dalla furia delle acque? Per quanti anni resteranno isolati dal resto d’Italia? E dei Sassi di Matera? E dei tanti comuni abbandonati a se stessi e dimenticati? E dell’isolamento della nostra regione?In tutto questo disastro, gli uomini della sinistra lucana, piuttosto che concentrare le proprie energie nel tentare di dare risposte immediate alle vittime della loro politica, si destreggiano in inutili panegirici, censure di regime, assurdità lessicali, reminiscenze scolastiche inappropriate, giudizi offensivi e generici, astratte argomentazioni filosofiche e sociologiche, preoccupanti e freudiani recuperi di figure mitologiche; tutto questo accanimento dimostra la vera natura della sinistra lucana poco incline al confronto democratico e avvezza alla manipolazione dei cervelli e delle coscienze dei cittadini.Noi del PDL, consapevoli di essere alternativi, continueremo a contestare e contrastare questa politica autoreferenziale, ottusa, arrogante e totalmente incapace di dare sviluppo e prospettive favorevoli a tutti i lucani; per questo motivo facciamo appello alle forze responsabili della regione per dar vita ad un nuovo corso politico, limpido, concreto, risolutivo, meritocratico e soprattutto democratico per salvare la nostra Basilicata.
Il Consigliere Regionale del PDL
On. Dott. Mario Venezia
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